Prospettive economiche del territorio e le leve per la crescita
ACCORDO CONFINDUSTRIA E INTESA SANPAOLO
RAFFORZATO DA UN PLAFOND DEDICATO DI 12,5 MILIARDI DI EURO
Presentata oggi a Torino agli imprenditori piemontesi la declinazione territoriale dell’accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo, nell’ambito di un incontro che ha messo in luce le . Siglato nell’ottobre 2021, in una congiuntura economica ancora condizionata dalla pandemia, il protocollo nazionale allora sottoscritto dal Presidente di Confindustria Carlo Bonomi e dal CEO di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, individuava alcuni strumenti utili per affrontare la crisi.
Oggi l’Associazione di rappresentanza delle imprese manifatturiere e di servizi e il Gruppo bancario rafforzano la collaborazione in un contesto diverso, ponendo l’accento sul tema della transizione sostenibile e dell’indipendenza energetica delle pmi.
Ad aprire i lavori, i saluti di Giorgio Marsiaj, Presidente Unione Industriali Torino. Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese di Intesa Sanpaolo, ha illustrato il percorso congiunto banca-associazione. Marco Gay, Presidente Confindustria Piemonte, e Stefano Cappellari, Direttore Regionale Piemonte Nord, Valle D’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo sono entrati nel merito dell’attuazione territoriale del protocollo, sostenuto da un plafond di 12,5 miliardi di euro nell’ambito dei 150 miliardi stanziati a livello nazionale.
Emanuele Orsini, Vice Presidente per il Credito, la Finanza e il Fisco di Confindustria e Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, si sono confrontati su competitività, innovazione e sostenibilità. Sono i tre driver indicati dal protocollo per promuovere l’evoluzione del sistema produttivo in coerenza con le linee guida del PNRR, ponendo al centro della collaborazione azioni a supporto delle aziende in ambito di digitalizzazione e innovazione, rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale, potenziamento delle filiere e sostenibilità.
Il contributo di analisi economica è stato curato da Giovanni Foresti, economista della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. …
Le previsioni per il 2023 sono positive anche per il Piemonte
Le previsioni per il 2023 sono positive anche per il Piemonte, che in ambito italiano si distingue per innovazione e internazionalizzazione. Si posiziona, infatti, al secondo posto per R&S pro-capite (pari a 723 euro), poco alle spalle dell’Emilia Romagna. Primeggia poi per propensione all’export, grazie alla sua elevata vocazione industriale.
Il Piemonte può contare su un ricco tessuto di piccole imprese che lavorano in filiera con imprese capofila di medie e grandi dimensioni, spesso localizzate in distretti industriali (Intesa Sanpaolo ne ha mappati dodici). Nella regione sono poi attivi due poli tecnologici, l’ICT di Torino e il polo aerospaziale del Piemonte.
Questo ricco tessuto produttivo mostra un’alta capacità di creare valore sul territorio: l’avanzo commerciale, ovvero la differenza tra export e import, nel 2022 è stato pari a 13 miliardi di euro. Le esportazioni sono passate da 38 miliardi di euro nel 2008 a 59 miliardi nel 2022. Lo scorso anno si è registrata una crescita del 18,5%. Il contributo maggiore è giunto da automotive (+36,6%), chimica (+28%), prodotti alimentari (+18,5%) e meccanica (+11,3%), che insieme rappresentano il 55% delle esportazioni piemontesi.