19 aprile 2023

Favorire i processi di autonomia energetica delle imprese italiane

Favorire i processi di autonomia energetica delle imprese italiane aumentandone la competitività e generando benefici economici, ambientali e sociali per la collettività, in un’ottica di rinnovata collaborazione tra pubblico e privato. È questo il principale obiettivo di ‘Motore Italia Transizione Energetica’, il programma presentato oggi da Intesa Sanpaolo, che prevede una serie di iniziative per incentivare gli investimenti in energia da fonti rinnovabili, lanciando anche una specifica progettualità legata alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).

Le misure messe in campo sono state illustrate oggi da Intesa Sanpaolo a Milano, nel corso di una presentazione alla quale sono intervenuti esponenti del mondo imprenditoriale e rappresentanti istituzionali quali Alessandra Ricci, amministratore delegato SACE, Paolo Arrigoni, presidente GSE, Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente ANCI.

Dopo l’inquadramento del contesto economico ed energetico del Paese da parte di Gregorio De Felice, Chief Economist Intesa Sanpaolo, Anna Roscio, responsabile Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo, ha illustrato nel dettaglio il nuovo piano Motore Italia Transizione Energetica.

Ad Emanuele Orsini, vice presidente Confindustria, e a Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, il dialogo conclusivo sulla condivisione delle finalità e delle opportunità per il mondo imprenditoriale nell’investire in energie rinnovabili e nel contribuire alla crescita del Paese.

76 miliardi di euro per investimenti in impianti di energie rinnovabili

Il plafond da 76 miliardi di euro per investimenti in impianti di energie rinnovabili si inserisce tra gli interventi attivati dal primo gruppo bancario italiano a supporto della transizione energetica e ambientale fissata nel PNRR, per il quale il Gruppo ha stanziato complessivamente da qui al 2026 oltre 410 miliardi di euro a supporto degli obiettivi delle Missioni del Piano, dei quali 120 per le PMI.

Obiettivi rilanciati anche dal Piano per la Transizione Ecologica (PTE) approvato dal Governo italiano e quindi alle indicazioni del Green Deal Europeo, il piano di investimenti della Commissione Europea per rendere l’Europa indipendente dalle importazioni di fonti fossili prima del 2030.

In particolare, sono stati fissati nuovi obiettivi al 2030 che hanno innalzato al 65% la quota di energie rinnovabili rispetto alla domanda elettrica complessiva, che comporta per l’Italia una quota incrementale di sviluppo di energia rinnovabile elettrica pari a 75 GW, che richiederebbero oltre 80 miliardi di nuovi investimenti. Agli obiettivi del PTE concorrono anche nuovi investimenti nella produzione di biometano e di idrogeno verde per ulteriori 40 miliardi.

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