Mobilità 2035 tra ideologia e realtà sul tema dello stop alla vendita di veicoli non elettrici nel 2035
Si è svolto ieri l’evento nazionale di Federmotorizzazione Confcommercio, in collaborazione con Regione Lombardia, dal titolo “Mobilità 2035 tra ideologia e realtà” sul tema dello stop alla vendita di veicoli non elettrici nel 2035.
L’argomento è particolarmente importante per il settore Automotive e per le ricadute economiche e occupazionali in particolare delle filiera della componentistica, molto attiva in Lombardia ed in Italia.
Hanno preso parte al dibattito, moderato dal giornalista Pierluigi Bonora, il Presidente di Federmotorizzazione Simonpaolo Buongiardino, il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, l’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico Guido Guidesi, il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, On Deputato Luca Squeri – Segretario decima commissione attività produttive Camera dei Deputati e esperti del settore.
Pierluigi Ascani, presidente di Format Research, ha illustrato i risultati della ricerca sul sentiment dell’utente finale riguardo i provvedimenti europei in tema di mobilità.
Lo studio in sintesi
Realizzato su un campione statisticamente rappresentativo della popolazione italiana di età superiore ai 18 anni, lo studio ha l’obiettivo di rilevare, descrivere e analizzare le opinioni degli italiani in elazione alle auto elettriche, in termini di accessibilità ed effettiva fruibilità, e quanto la transizione ecologica della mobilità stia ponendo vincoli ai cittadini e quanto stia mettendo a disposizione alternative accessibili.
Secondo l’indagine, sei cittadini su dieci non hanno intenzione di cambiare l’autovettura nei prossimi due anni, in genere perché la propria è ritenuta “ancora in buone condizioni”. Il 56,4% dei cittadini si dice preoccupato degli effetti occupazionali della transizione verso le auto elettriche.
Nel caso in cui i consumatori dovessero cambiare auto, il 25,8% acquisterebbe un’auto a benzina, il 13,8% si doterebbe di un’auto totalmente elettrica.
Tra questi ultimi però, il 35% afferma che non avrebbe la possibilità di permettersela. 26 mila euro è in media la cifra che i consumatori italiani pensano che si dovrebbe spendere per l’acquisto di un’auto elettrica.
I costi (59,9%), l’infrastruttura di ricarica poco capillare sul territorio (46,2%) e la bassa autonomia della ricarica (43,9%) rappresentano i principali ostacoli all’acquisto di un veicolo elettrico.
Più di otto cittadini su dieci (86%) sono al corrente del fatto che le batterie delle auto elettriche possono rappresentare un rischio ambientale e debbano essere smaltite in sicurezza.
Il 77% si preoccuperebbe dello smaltimento delle batterie dell’auto.
Il 41,5% dei cittadini ritiene che le auto elettriche siano più ecologiche delle auto a motore endotermico ma se si considera il tema della produzione e dello smaltimento delle batterie la percentuale di coloro che ritengono che le auto elettriche siano comunque più ecologiche rispetto alle auto a motore endotermico scende al 36,6%.
Simonpaolo Buongiardino, Presidente Federmotorizzazione: Bisogna tener conto della velocità di sviluppo di nuove tecnologie e nuove fonti
“Tutte le affermazioni dei sostenitori dell’elettrico per tutti e subito, non tengono conto della velocità di sviluppo di nuove tecnologie e nuove fonti, come l’idrogeno che già oggi viene utilizzato nella produzione di carburanti sintetici ed in parte immesso nei bio-carburanti – afferma Simonpaolo Buongiardino, presidente di Federmotorizzazione – Siamo convinti che non sia possibile, con le tecnologie oggi disponibili, immaginare una risposta univoca di fonti energetiche per ogni tipo di impiego, ma il buon senso ci induce a immaginare diverse e complementari soluzioni in funzione delle diverse necessità di impiego e di servizio”.
“La politica, d’altra parte – conclude Buongiardino – ha certamente il diritto ed il dovere di indicare gli obiettivi, in questo caso ‘l’abbattimento delle emissioni nocive per l’ambiente’, ma non si potrà né dovrà mai sostituire alla tecnologia ed all’industria nell’indicare il mezzo e il modo con il quale raggiungerli”.