Diminuiscono i NEET
Nel 2022, più di un giovane su dieci (11,7%) nell’UE, di età compresa tra i 15 e i 29 anni, non era né occupato né istruito o formato (NEET), indicando una diminuzione di 1,4 punti percentuali (pp) rispetto al 2021.
Durante l’ultimo decennio, c’è stata una significativa diminuzione della quota di giovani adulti NEET.
Nel 2012 l’UE ha registrato un tasso del 16,0%, che ha raggiunto il picco nel 2013 (16,1%) per poi iniziare una costante diminuzione. Un’eccezione si è verificata nel 2020, quando l’indicatore ha raggiunto il 13,8% durante la pandemia (dal 12,6% del 2019), ma da allora ha continuato il suo trend decrescente, raggiungendo l’11,7% nel 2022.
La riduzione di questo tasso è uno degli obiettivi del pilastro europeo dei diritti sociali. L’obiettivo è abbassare il tasso di giovani NEET di età compresa tra 15 e 29 anni al 9% nel 2030.
I Paesi Bassi hanno registrato la percentuale più bassa di NEET
Tra i paesi dell’UE, nel 2022 si sono registrate ampie variazioni quando si osservano i tassi di NEET per la fascia di età 15-29. La percentuale di NEET nell’UE variava dal 4,2% nei Paesi Bassi a una quota quasi 5 volte superiore in Romania (19,8%).
I dati mostrano che, nel 2022, un terzo dei membri dell’UE era già al di sotto dell’obiettivo del 9 per il 2030, vale a dire Paesi Bassi (4,2%), Svezia (5,7%), Malta (7,2%), Lussemburgo (7,4%), Danimarca (7,9%), Portogallo (8,4%), Slovenia (8,5%), Germania (8,6%) e Irlanda (8,7%).
Più NEET donne che uomini
Nella maggior parte dei membri dell’UE, vi erano differenze tra le quote di giovani donne e uomini NEET. Nel 2022, il 13,1% delle giovani donne di età compresa tra 15 e 29 anni nell’UE erano NEET, mentre la quota corrispondente tra i giovani uomini era del 10,5%.
In Italia
L’Italia è all’ultimo posto tra i Paesi UE per i giovani uomini tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in percorsi di formazione. In base ai dati pubblicati da Eurostat riferiti al 2022. I ragazzi Neet in Italia sono il 17,7%, davanti a Romania (14,5%) e Grecia (14,1%). Per quel che riguarda le ragazzeinvece si registra il secondo peggior risultato con il 20,5%, dietro alla Romania (25,4%) e davanti alla Bulgaria (17,4%). Nel complesso, i giovani italiani che non studiano e non lavorano sono il 19% dietro solo alla Romania.