Per il secondo appuntamento degli InnovationDays, il viaggio in giro per l’Italia organizzato da Il Sole 24 ORE e Confindustria, di cui BancaIfis è Main Partner, all’interno del Festival dell’Economia di Trento, Andrea Berna, Responsabile Commercial Banking di Banca Ifis, ha presentato il Market Watch realizzato in collaborazione con Format Research, dal titolo “Fare sistema per guardare al futuro”.
Il Trentino, una realtà territoriale integrata, fortemente collaborativa, digitale e green.
SCENARIO E SOLUZIONI DELLE IMPRESE
- Nonostante le sue dimensioni, il Trentino presenta una struttura produttiva diversificata e altamente specializzata, da cui derivano numerose eccellenze: dall’agroalimentare alla meccanica, fino al turismo e all’artigianato.
- Parzialmente superate le criticità legate alla pandemia e al conflitto in Ucraina (con il conseguente forte rialzo dell’inflazione), il sentiment degli imprenditori trentini risulta in lieve crescita; gli stessi stimano per il 2023 una sostanziale stabilità di fatturato (+0,2% vs 2022) e coerentemente l’invarianza nella quota di ricavi realizzati all’estero (37%), in un’area in cui l’export è importante per il 48% delle Pmi.
- 6 i settori che guideranno lo sviluppo nel biennio 2023-2024: Agroalimentare, Tecnologia, Automotive, Meccanica, Manufatturiero e Sistema Casa.
- L’attuale contesto economico rende più rilevante del solito il tema «costi», anche nel rapporto con una clientela sempre più attenta al prezzo: il 60% delle imprese trentine ha già applicato o applicherà tra il 2023 e il 2024 un aumento di prezzo dei proprio prodotti pari in media all’11%.
- I cambiamenti di scenario sono affrontati adottando nuove soluzioni: quasi 9 imprenditori su 10 hanno implementato o stanno per effettuare almeno un intervento, prima di tutto in tema di sostenibilità, che guida con il 62% delle Pmi, e subito dopo digitalizzazione; segue il focus sul prodotto.
«FARE RETE»
- Il 59% delle imprese trentine collabora con altre imprese a livello sia nazionale sia internazionale, prioritizzando gli obiettivi legati a forniture di filiera e sviluppo commerciale.
- Tra le modalità per gestire le collaborazioni, le associazioni temporanee d’impresa, i contratti di distretto/filiera e i consorzi di imprese sono le 3 forme più diffuse.
- Il 27% delle Pmi collabora, inoltre, con università e/o enti di ricerca: si punta principalmente sull’innovazione di prodotto/processo e sulla riprogettazione in chiave sostenibile.