“Imprese del territorio orgoglio nazionale da difendere e rafforzare. Ora, uniti, per politica industriale comunitaria contro il rischio de-industrializzazione”
Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda, nella sua relazione all’Assemblea annuale:
- “Noi siamo nel cuore dell’Europa e il cuore dell’Europa”
- L’Assemblea in un luogo simbolo di rigenerazione e di manifattura avanzata
- Rivendichiamo con orgoglio il nostro modello manifatturiero
- Il valore della nostra industria: 163 miliardi di export e un monte salari di 28 miliardi
- L’economia italiana è cresciuta di più di quella mondiale nel suo complesso: un nuovo piccolo «miracolo economico» grazie alla nostra manifattura
- Serve rafforzare l’Unione Europea per affrontare annuvolamento scenario mondiale
- Svincolare gli investimenti strategici per il Paese dal Patto di Stabilità
- Occorre una politica industriale europea in risposta ai piani di USA e Cina
- Transizione ecologica: il costo non ricada sulle imprese, serve fondo sovrano comunitario basato sulla emissione di Eurobond
- PNRR: impostazione da rivedere per non perdere progetti virtuosi come la ‘Casa degli ITS’ a Milano
- PNRR: trasformare le risorse inutilizzate in crediti d’imposta alle imprese
- Costruire politica industriale comunitaria per scongiurare de-industrializzazione manifattura
- Energia, innovazione, lavoro, infrastrutture e governance territoriale: cinque priorità per competitività imprese
– Energia: puntare sul nucleare pulito e sicuro di ultima generazione
– Innovazione: rafforzare Industria 4.0, ripristinare Patent Box e presentare Strategia Nazionale per Idrogeno
– Lavoro: agire con taglio strutturale del cuneo fiscale e ‘flat tax’ per i giovani
– Infrastrutture: terminare Pedemontana e ampliare Malpensa
– Governance territoriale: completare la riforma di Città Metropolitana e dare il via all’autonomia regionale differenziata
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Il valore della nostra industria: 163 miliardi di export e un monte salari di 28 miliardi
“Il nostro Paese è la seconda manifattura d’Europa. Siamo quinti al mondo per il più elevato surplus commerciale con l’estero (esclusa l’energia) e lo siamo anche grazie al contributo decisivo dei nostri territori che insieme costituiscono una delle più grandi regioni manifatturiere d’Europa, la prima in assoluto per numero di unità locali manifatturiere. Basti pensare che l’export della Lombardia nel 2022 è stato di 163 miliardi di euro. Uno dei più importanti d’Europa, pari a oltre due volte quello della Finlandia o del Portogallo. Un export dove proprio le imprese di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia sono autentiche protagoniste. E ancora, il monte salari generato dalla manifattura lombarda è pari a 28 miliardi di euro, cioè oltre 1/4 di quello dell’intera industria manifatturiera italiana. Nettamente superiore a quello delle manifatture di intere nazioni come la Svezia, il Belgio o la Danimarca. Questo territorio ha la forza di uno Stato intero: la politica ha la responsabilità di esserne pienamente consapevole. È da qui, infatti, che passa e si costruisce il futuro e la forza dell’economia. È da qui che si costruisce la politica industriale nazionale ed europea”.
L’economia italiana è cresciuta di più di quella mondiale nel suo complesso: un nuovo piccolo «miracolo economico» grazie alla nostra manifattura
“La pandemia prima, il conflitto Russia-Ucraina poi, unitamente al caro energia e all’emergenza materie prime e semilavorati, sono stati i fattori che hanno determinato un clima di forte incertezza con cui l’Europa e l’Italia hanno dovuto fare i conti. Un contesto che ha messo a dura prova la tenuta delle imprese che, nonostante tutto, hanno fatto uno sforzo immenso per salvaguardare la loro attività e vincere le sfide sui mercati internazionali. L’industria manifatturiera del nostro Paese, dopo aver contribuito con una crescita del 14,1% del suo valore aggiunto alla ripresa economica del 2021, nel 2022 è aumentata ancora dello 0,3%. A questo si aggiunge la crescita del PIL dello 0,6% nel primo trimestre di quest’anno: più di Germania, Francia, Regno Unito, Spagna e anche degli Stati Uniti. E ancora nel 2022 l’export manifatturiero ha segnato il record di 594 miliardi di euro su un totale di 625 miliardi. Un nuovo piccolo «miracolo economico» reso possibile dalla reattività e competitività della nostra manifattura. I nostri territori, come sempre, hanno fatto la loro parte, reagendo alle difficoltà con maggior forza rispetto agli altri, in Italia e in Europa. Anche le ultime previsioni sul PIL delle più grandi regioni europee confermano la nostra crescita. A fine 2023 la Lombardia si troverà al 4,3% sopra i livelli pre-pandemia, il Baden-Württemberg sarà sotto dello 0,9%, la Baviera sopra solo dello 0,5%, mentre la Catalogna sarà tornata ai livelli di cinque anni fa”.
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