Un urgente bisogno di agire
“I mercati del lavoro dell’area OCSE rimangono stretti anche se la ripresa si è fermata, con la disoccupazione ai minimi storici come non si vedeva dagli anni ’70.
Tuttavia, i salari nominali non sono stati in grado di tenere il passo con l’inflazione alta e persistente e il reddito reale dei lavoratori è diminuito in quasi tutti i paesi dell’OCSE.
Lo sviluppo sempre più rapido dell’AI avrà probabilmente un impatto significativo sui posti di lavoro.
I risultati preliminari di un nuovo sondaggio dell’OCSE sull’uso dell’AI nei settori manifatturiero e finanziario mostrano l’urgente necessità di agire ora, con politiche che consentano ai paesi, alle aziende e alle persone di beneficiare dell’AI, affrontando al contempo i rischi.”
I mercati del lavoro si sono stabilizzati
I mercati del lavoro rimangono molto stretti nella maggior parte dei paesi OCSE, sebbene il numero di posti vacanti per persona in cerca di lavoro sia diminuito in molti paesi.
L’occupazione si è stabilizzata a un livello leggermente superiore rispetto a prima della crisi COVID, mentre i tassi di disoccupazione nell’area OCSE rimangono storicamente bassi.
Anche la partecipazione al mercato del lavoro è aumentata, con meno persone in età lavorativa inattive rispetto a prima della crisi COVID-19, e le ore medie lavorate per persona occupata sono al di sopra o appena al di sotto dei livelli pre-crisi nella maggior parte dei paesi. …
L’intelligenza artificiale potrebbe avere un impatto significativo sui posti di lavoro
Sebbene l’adozione dell’IA da parte delle aziende sia ancora relativamente bassa, i rapidi progressi anche con l’IA generativa (ad esempio ChatGPT), il calo dei costi e la crescente disponibilità di lavoratori con competenze di intelligenza artificiale suggeriscono che i paesi dell’OCSE potrebbero essere sull’orlo di una rivoluzione dell’IA.
È fondamentale raccogliere dati nuovi e migliori sull’adozione e l’utilizzo dell’IA sul posto di lavoro, compresi quali posti di lavoro cambieranno, verranno creati o scompariranno e in che modo le esigenze di competenze stanno cambiando.
Se si considerano tutte le tecnologie di automazione, inclusa l’intelligenza artificiale, il 27% dei posti di lavoro è in occupazioni ad alto rischio di automazione.
I risultati iniziali di una nuova indagine dell’OCSE sull’impatto dell’IA nei settori manifatturiero e finanziario di sette paesi evidenziano sia le opportunità che i rischi che l’IA comporta. …
In Italia il più forte calo dei salari tra le grandi economie
Nelle Prospettive dell’occupazione OCSE 2023 presentate a Parigi, nella Nota Paese dedicata all’Italia (che riportiamo per intero sotto in italiano) leggiamo che il nostro Paese ha registrato il calo dei salari reali più forte tra le principali economie dell’OCSE. Questo significa che i salari delle persone sono diminuiti del 7% rispetto al periodo precedente la pandemia alla fine del 2022. Nel primo trimestre del 2023, la diminuzione è stata ancora più forte, con una diminuzione annua del 7,5%.