Il Rapporto annuale Istat
È stato presento alla Camera dei Deputati l’edizione del Rapporto annuale 2023 di Istat, che fornisce una base informativa e di analisi ampia e rigorosa. Ricchissimo di dati, è e sarà spunto per molte riflessioni sul nostro Paese, la nostra economia, la demografia e moltissimi altri aspetti sociali di noi italiani, come, per esempio, gli indicatori del benessere dei giovan che, sono ai livelli più bassi d’Europa: si calcola che ci siano un milione e settecentomila “Neet”, ragazze e ragazzi in difficoltà che non studiano e non lavorano e non sono inseriti in percorsi di formazione (QUI).
In un articolo de Il Sole 24 ore , invece, si approfondisce maggiormente l’aspetto più propriamente economico sottolineando come l’Italia, pur in recupero, rimane in una situazione di incertezza dovuta a fattori come il conflitto in Ucraina e il calo demografico e l’inflazione: “nonostante l’attenuarsi della fase più critica della crisi energetica, nel primo trimestre 2023, l’andamento dell’inflazione condizionerà l’evoluzione dei consumi e dei salari reali nel prossimo futuro”.
Lavoro, salari e intelligenza artificiale
Di salari parla anche lo studio OCSE “Prospettive occupazioni 2023 – Intelligenza artificiale e Lavoro”, nel quale leggiamo che il nostro Paese ha registrato il calo dei salari reali più forte tra le principali economie dell’OCSE. Questo significa che i salari delle persone sono diminuiti del 7% rispetto al periodo precedente la pandemia alla fine del 2022. Nel primo trimestre del 2023, la diminuzione è stata ancora più forte, con una diminuzione annua del 7,5%.
Di particolare interesse ed attualità, nello studio dell’Istituto di Parigi”, le riflessioni sull’impatto che potrebbe avere l’Intelligenza Artificiale Generativa, per esempio ChatGPT, nel mondo del lavoro. “È fondamentale – scrivono – raccogliere dati nuovi e migliori sull’adozione e l’utilizzo dell’IA sul posto di lavoro, compresi quali posti di lavoro cambieranno, verranno creati o scompariranno e in che modo le esigenze di competenze stanno cambiando. Se si considerano tutte le tecnologie di automazione, inclusa l’intelligenza artificiale, il 27% dei posti di lavoro è in occupazioni ad alto rischio di automazione”.
Da imprese giudizi sfavorevoli sull’economia
Secondo l’indagine condotta tra il 22 maggio e il 12 giugno 2023 da Banca d’Italia, presso le imprese italiane dell’industria e dei servizi con almeno 50 addetti, nel secondo trimestre del 2023, i giudizi sulla situazione economica generale restano complessivamente sfavorevoli. Si è verificato un generale deterioramento delle valutazioni nell’industria in senso stretto, a fronte di una tenuta nei servizi e di un lieve miglioramento nelle costruzioni.
Commercio
A maggio 2023, scrive Istat, si registra un aumento congiunturale delle vendite al dettaglio sia in valore sia in volume dovuto, in particolar modo, alla dinamica dei beni non alimentari. Su base tendenziale, invece, sono le vendite in valore dei beni alimentari a determinare il segno positivo dell’indice totale, soprattutto quelle relative alle imprese non specializzate a prevalenza alimentare (i discount vedono l’incremento più elevato da settembre 2022), mentre sono in calo le vendite dei beni alimentari in volume e quelle dei beni non alimentari, sia in valore sia in volume.
“Un dato certamente non positivo, se si guarda al confronto annuo in termini di volumi, che va letto però anche alla luce del deterioramento che si osservava da alcuni mesi su questo versante…” scrive l’Ufficio Studi Confcommercio.
Disagio sociale
A maggio l’indice del disagio sociale misurato dall’Ufficio Studi di Confcommercio, torna a scendere dopo l’aumento del mese precedente attestandosi a quota 15,9 contro il 16,7 precedente, per effetto del rallentamento del tasso di crescita dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza di acquisto e di un lieve ridimensionamento del tasso di disoccupazione.
Commercio elettronico
Dallo studio E-commerce: imprese e consumatori davanti alla sfida dell’e-shopping che Confcommercio Roma e Yocabè hanno realizzato, in collaborazione con l’Istituto di ricerca Format Research sono emersi numerosi spunti di riflessione. Uno di questi è stato affrontato su Il Sole 24 Ore da Vito Perrone, Ceo e fondatore di Yocabé, in un articolo intitolato “Le sfide per un e-commerce più green: l’80% dei consumatori premia la sostenibilità”.