Aumento dei saldi delle partite correnti globali
Nel 2022, per il terzo anno consecutivo, si è registrato un aumento dei saldi delle partite correnti globali, ossia della differenza tra i disavanzi e gli avanzi delle economie.
Questo aumento è stato influenzato principalmente da diversi fattori: l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, la ripresa economica disomogenea dopo la pandemia e l’improvviso innalzamento della politica monetaria statunitense.
Inoltre, il dollaro USA ha sperimentato un notevole apprezzamento, con un conseguente aumento del flusso di capitali in entrata.
Le valutazioni del settore esterno del Fondo Monetario Internazionale (FMI) indicano che la dimensione complessiva dei disavanzi e degli avanzi delle partite correnti in eccesso è rimasta stabile dal 2021, dopo essere diminuita per diversi anni.
Ciò sottolinea l’importanza di sforzi congiunti sia nelle economie con surplus commerciali che in quelle con deficit, per promuovere un equilibrio esterno.
L’apprezzamento del dollaro USA durante il cosiddetto “ciclo globale del dollaro”, principalmente dovuto ai rischi finanziari globali, ha avuto ripercussioni negative, specialmente sull’attività economica e sulle importazioni, colpendo maggiormente le economie dei mercati emergenti.
Tuttavia, tassi di cambio più flessibili e aspettative di inflazione meglio ancorate possono mitigare tali effetti negativi.
Nota su “Riequilibrio Esterno in Tempi Turbolenti”
Nel contesto di periodi turbolenti, il riequilibrio esterno è un’importante sfida per le economie globali. Quando si verificano situazioni di instabilità, sia a livello regionale che globale, le dinamiche delle partite correnti possono essere influenzate in modo significativo.
Durante tali periodi, gli squilibri commerciali, cioè le differenze tra disavanzi e avanzi delle partite correnti, possono aumentare e creare tensioni nelle relazioni commerciali tra i paesi. Fattori come crisi economiche, conflitti geopolitici, fluttuazioni delle valute e cambiamenti nelle politiche monetarie possono contribuire alla crescita di questi squilibri.
Il riequilibrio esterno diventa quindi cruciale per ridurre gli eccessi e gli svantaggi che si accumulano in diverse economie. Ciò può richiedere azioni correttive da parte dei paesi con eccedenze commerciali per ridurre la loro dipendenza dalle esportazioni e aumentare la domanda interna.
Allo stesso tempo, i paesi con deficit commerciali possono concentrarsi su politiche volte a stimolare le esportazioni e ridurre la dipendenza dalle importazioni.Il riequilibrio esterno non è un processo immediato e può richiedere tempo per essere realizzato.
Inoltre, le misure adottate da un paese per raggiungere tale riequilibrio possono avere impatti sia interni che esterni. Pertanto, è importante coordinare gli sforzi tra le diverse economie globali per raggiungere una stabilità sostenibile.
Gli organismi internazionali, come il Fondo Monetario Internazionale (FMI), svolgono un ruolo cruciale nel monitorare e fornire raccomandazioni per favorire il riequilibrio esterno. Lavorando insieme, i paesi possono affrontare le sfide delle turbolenze economiche e cercare soluzioni che promuovano la prosperità e la stabilità a livello globale.