Questioni di Economia e Finanza (Occasional Papers)
Dinamica delle temperature e attività economica in Italia: un’analisi di lungo periodo
di Michele Brunetti, Paolo Croce, Matteo Gomellini e Paolo Piselli
Nel lavoro si ricostruiscono le serie storiche annuali delle temperature per il territorio italiano a livello provinciale tra il 1871 e il 2001 e se ne stimano gli impatti economici. Si valutano inoltre i possibili effetti sull’economia italiana del riscaldamento globale previsto dai principali centri di ricerca internazionali sul cambiamento climatico.
La temperatura media in Italia è aumentata di circa 2°C dalla fine dell’Ottocento. In uno scenario di emissioni che conducano a un ulteriore aumento di 1,5°C tra oggi e il 2100, il PIL pro capite potrebbe risultare alla fine del secolo tra il 2,8 e il 9,5 per cento inferiore rispetto al valore che avrebbe nel caso in cui crescesse del 2 per cento l’anno, il ritmo medio registrato nel secolo scorso.
Le emissioni di gas serra prodotte dall’attività dell’uomo sono il principale motore del cambiamento climatico in atto
Le emissioni di gas serra prodotte dall’attività dell’uomo sono il principale motore del cambiamento climatico in atto e rappresentano una sfida cruciale dei nostri tempi laddove minacciano l’equilibrio dell’ecosistema e la vita dell’uomo stesso, con impatti rilevanti sulla salute, sulla disponibilità di risorse fondamentali (acqua, cibo) e sul sistema economico. Il cambiamento climatico si traduce nel rialzo della temperatura media, nella maggior frequenza di eventi atmosferici estremi (precipitazioni intense, tempeste, inondazioni), nel dissesto idrogeologico, nell’innalzamento del livello delle acque. Dall’inizio del XX secolo, la temperatura media della superficie terrestre è aumentata a una velocità senza precedenti e la maggior parte degli scienziati concorda sul fatto che le temperature globali siano destinate ad aumentare ulteriormente (IPCC, 2021).
Le conseguenze negative di tali cambiamenti possono in prima approssimazione essere distinte in danni di mercato (market damages) e danni non di mercato (non-market damages; Goulder e Pizer 2006). I primi riguardano gli effetti economici a livello aggregato e settoriale (non solo nel settore agricolo su cui più direttamente incidono le variazioni climatiche, ma anche su altre attività nella manifattura e nei servizi) di cui può essere tentata una misurazione. I danni non-market, di più difficile quantificazione ma non meno preoccupanti, riguardano invece le perdite di benessere derivanti da un clima meno ospitale e più variabile che determina un degrado degli ecosistemi, una minore biodiversità. …
Temperatura e PIL
Nell’ipotesi che la sensibilità del PIL pro capite all’incremento delle temperature si attesti nel futuro sui livelli medi stimati per il Novecento, si sono proiettate in avanti le analisi realizzate per il passato e calcolati i potenziali effetti al 2100 del riscaldamento atteso nei prossimi decenni.
Sulla base delle analisi effettuate con metodologie panel e ARDL, uno scenario di emissioni con aumenti di temperatura di +1,5°C al 2100 potrebbe frenare la crescita del PIL pro capite riducendone l’incremento annuo in un range tra 0,04 e 0,13 punti percentuali, fino a determinarne a fine secolo un livello tra il 2,8 e il 9,5 per cento inferiore rispetto a quello che prevarrebbe se crescesse al suo trend storico.
Queste valutazioni, che per la natura dell’esercizio effettuato sono necessariamente connotate da un grado di incertezza elevato, risultano coerenti con quelle di altri studi realizzati a livello cross- country.
Infine, oltre alle temperature medie, lo studio ha esaminato l’impatto della persistenza di temperature elevate.
Si è rilevato come l’incremento nella frequenza di temperature giornaliere superiori a 28°C abbia influito negativamente sull’attività economica, in particolare negli ultimi 20 anni del Novecento quando tale frequenza si è acuita significativamente, incidendo principalmente sul settore dell’agricoltura ma con effetti negativi registrati anche nell’industria e nei servizi. …