31 luglio 2023
Dal quotidiano di Roma Il Messaggero – Chevallard, presidente Confcommercio: «Questo è l’anno del ritorno alla normalità»
… Molto importante, stando all’analisi compiuta da “Format Research” per Confcommercio con la collaborazione della Camera di Commercio di Roma, è l’indice sulla percentuale delle imprese che hanno garantito corsi di formazione ai propri dipendenti. Nel corso degli ultimi due anni, il 68% del terziario romano ha investito proprio su questo e il 28,6% delle imprese ha attivato corsi di formazione non obbligatoria. Il motivo? Rafforzare la propria squadra ed evitare “fuoruscire” in un mercato del lavoro che, per certe professionalità, è tornato a essere competitivo.
LA FORMAZIONE
I contenuti maggiormente affrontanti per i corsi obbligatori ma anche per quelli forniti senza che ve ne fosse un’esigenza “burocratica” sono andati dall’informatica e digitalizzazione (47%) allo sviluppo di abilità tecniche (29,4%). Dai corsi sulla gestione aziendale e amministrativa (28,2%) alla vendita, marketing e comunicazione (22,4%) in tutto con un chiaro obiettivo: migliorare le “performance” e le abilità dei propri dipendenti.
In queste settimane è la città stessa che racconta l’andamento con gli alberghi, soprattutto del Centro, pieni, con i negozi di abbigliamento che hanno aumentato la clientela, con i servizi alla persona cresciuti di almeno il 30% sulle prestazioni erogate due anni fa, sempre in base a quanto contano gli imprenditori stessi.
La ristorazione, ancora una volta, quella che si concentra nel cuore della Capitale ha riportato i livelli al 2019. «Tutto questo ci fa capire come il turismo – commenta Pier Andrea Chevallard, presidente della Confcommercio Roma – abbia trainato la ripresa dei consumi e il miglioramento della fiducia e anche dei ricavi nel settore terziario.
L’elemento ulteriormente positivo è che gli indicatori di Roma sono superiori a quelli riscontrati a livello nazionale, diversi settori a partire da quello dell’abbigliamento soprattutto nel centro storico hanno registrato una buona spinta dal flusso turistico e poi c’è quell’ampia fascia di imprese di servizi per le aziende, mi riferisco a pubblicità e comunicazione ad esempio, che continua a crescere». …