3 agosto 2022

Ancora in diminuzione l’inflazione nei Paesi OCSE

L’inflazione su base annua nell’OCSE, misurata dall’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC), è nuovamente diminuita in modo significativo al 5,7% a giugno 2023, dopo il 6,5% di maggio.

Tutti i paesi, ad eccezione di Germania e Giappone, hanno sperimentato un calo a giugno. Il numero di paesi dell’OCSE con inflazione a doppia cifra è sceso da nove a cinque rispetto a maggio.

L’inflazione energetica nell’OCSE è proseguita al ribasso a giugno, raggiungendo meno il 9,6% dopo il meno 5,2% di maggio. È stata negativa in 27 paesi dell’OCSE, ma è rimasta sopra il 10% in Ungheria, Colombia e Repubblica Ceca.

L’inflazione alimentare dell’OCSE ha continuato a rallentare, al 10,1% a giugno 2023 dal 10,9% di maggio. L’inflazione alimentare è rimasta sopra il 10% in 26 paesi dell’OCSE.

A giugno, la diminuzione dell’inflazione dell’OCSE al netto di alimentari ed energia (inflazione di base) è stata leggermente più marcata rispetto ai mesi precedenti, attestandosi al 6,6% rispetto al 6,9% di maggio.

L’inflazione dei servizi, stimata sulla base delle informazioni disponibili per 33 paesi dell’OCSE, è scesa al 5,4% a giugno rispetto al 5,7% di maggio, in termini di variazione annuale.

L’inflazione su base annua nel G7 è scesa al 3,9% a giugno 2023 dal 4,6% di maggio.

L’inflazione è diminuita notevolmente (ovvero di oltre 1,0 punto percentuale) in Italia a seguito di un marcato calo dell’inflazione energetica e negli Stati Uniti, dove l’inflazione di base ha registrato una marcata diminuzione.

Anche in Francia, nel Regno Unito e in Canada l’inflazione è diminuita, ma in misura minore. Al contrario, l’inflazione è aumentata in Germania al 6,4% a giugno rispetto al 6,1% di maggio, dopo 3 mesi di calo, trainata da un aumento dell’inflazione di base e da un’energia stabile.

Parte di questo aumento è attribuibile agli effetti di base delle misure di sostegno del 2022 (il biglietto del trasporto pubblico a 9 euro e lo sconto sul carburante).

In Giappone, l’inflazione è rimasta generalmente stabile, oscillando intorno al 3,3% dal febbraio 2023, mentre gli altri paesi del G7 hanno mostrato una tendenza al ribasso in questo periodo. Gli articoli non alimentari e non energetici sono stati i principali contributori all’inflazione principale in tutti i paesi del G7 a giugno.

Nell’area dell’euro, l’inflazione su base annua, misurata dall’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo (HICP), è scesa al 5,5% a giugno 2023, dal 6,1% di maggio.

L’inflazione energetica e quella alimentare hanno continuato a diminuire, mentre l’inflazione di base è aumentata leggermente.

La stima preliminare di Eurostat per luglio 2023 indica un ulteriore calo dell’inflazione su base annua nell’area dell’euro al 5,3%.

L’inflazione energetica nell’area dell’euro è stimata essere ulteriormente diminuita a giugno, mentre si stima che l’inflazione di base sia rimasta stabile.

Nel G20, l’inflazione su base annua è scesa al 5,5% a giugno 2023, dal 5,9% di maggio. In Cina, l’inflazione su base annua è scesa a zero, il livello più basso da febbraio 2021.

L’inflazione è diminuita in Sud Africa, Brasile, Indonesia e Cina, ma è aumentata in Argentina e India. È rimasta stabile in Arabia Saudita.

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