25 settembre 2023

Presentazione presso la Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano, in Piazza di Pietra, sede della Camera di Commercio di Roma

Si è svolto questa mattina presso la Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano, in Piazza di Pietra, il convegno “L’economia di Roma negli anni duemila” a cura della Banca d’Italia in collaborazione con la Camera di Commercio di Roma.
Ad aprire i lavori con i saluti istituzionali il presidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti, seguito da Antonio Cinque, direttore della sede di Roma della banca d’Italia.
La ricerca è stata illustrata da Raffaello Bronzini (Banca d’Italia e Ministero dell’Università e ricerca), che ne è anche il coordinatore e da Daniele Ruggeri (Banca d’Italia).
Particolarmente apprezzata la lettura dei risultati della Professoressa di Economia applicata al Gran Sasso Science Institute, Alessandra Faggian.
Dagli interventi dei relatori, tra cui l’assessora di Roma Capitale Monica Lucarelli e l’Assessora Regionale Roberta Angelilli, è emerso che nonostante le difficoltà in alcune fasi storiche, il territorio di Roma e provincia si è contraddistinto per dinamicità, nascita di startup innovative e aumento di laureati e iscritti all’Università.

L’ECONOMIA DI ROMA NEGLI ANNI DUEMILA – CAMBIAMENTI STRUTTURALI, MERCATO DEL LAVORO, DISEGUAGLIANZE

Il rapporto analizza l’economia dell’area metropolitana di Roma dagli inizi degli anni duemila fino alla vigilia della pandemia. Nell’arco di quasi un ventennio, l’andamento del valore aggiunto pro capite della capitale è stato peggiore di quello delle altre principali città italiane ed europee, conseguenza di un’insoddisfacente dinamica del prodotto per occupato.

A fronte dell’arretramento del settore pubblico, delle grandi imprese e degli investimenti, si è assistito a una rapida crescita dell’occupazione nei servizi a bassa intensità di conoscenza, anche a causa del forte incremento dei flussi turistici.

Ne è derivata una sensibile riduzione della specializzazione nei servizi ad alta intensità di conoscenza e una forte espansione delle occupazioni meno qualificate.

Nonostante tali dinamiche, l’economia di Roma presenta ancora una serie di punti di forza, tra cui: il ruolo ancora centrale dei servizi ad alta intensità di conoscenza e l’alto grado di internazionalizzazione di quelli per le aziende, il peso rilevante dei lavoratori con istruzione superiore, un elevato tasso di natalità delle imprese e un notevole peso della ricerca pubblica.

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